La Festa dell’Uva di Impruneta è sicuramente la sagra a tema più antica d’Italia.
La prima edizione risale infatti al 1926 e si poneva lo scopo di pubblicizzare i prodotti delle aziende agricole del territorio imprunetino. Le fattorie vi partecipavano con carri agricoli, trainati da buoi, ricoperti d’uva.
Nel 1932 nascono in paese i Rioni: Pallò, S.Marie, Fornaci e S.Antonio, subito inizia una spiccata rivalità contradaiola che ancor oggi si nota subito nel costruire carri più belli e più grandi degli altri Rioni rivali.
Durante la seconda guerra mondiale la festa fu sospesa e riprese con maggior vigore nel 1950. Da allora siamo sempre in un crescendo di novità e di costruzioni su carri sempre più grandi, coreografie sempre più curate e un sempre maggior numero di figuranti.
Nel 1994 i Rioni si costituiscono in un’unica associazione che permette loro di organizzare in maniera migliore questa festa che all’Impruneta è molto sentita. Nel 2003 il Comitato Rionale si è trasforma in ENTE FESTA DELL’UVA, di cui oltre ai Rioni fa parte anche l’Amministrazione Comunale.
La festa viene interamente realizzata da volontari che ogni sera, tornati dal quotidiano impiego, si mettono a costruire i carri che poi sfileranno l’ultima domenica di settembre, facendo anche ore “piccole”, per divertimento, per lo spirito di stare insieme ed anche per aggiudicarsi la coppa in cotto “il coccio” e successivamente “prendersi gioco” dei Rioni perdenti il lunedì dopo la sfilata e per tutto l’anno a venire fino alla successiva festa dell’uva.
Tutti i carri, naturalmente, seguono il tema dell’uva che i Rioni sviluppano in maniera più classica o più moderna secondo le scelte che vengono fatte durante l’anno nelle riunioni di preparazione. Le misure finali delle scenografie complete possono arrivare anche sopra 10 metri di altezza con un bellissimo effetto in piazza.
Nelle sere di settembre quando ci ritroviamo nei cantieri per costruire questi enormi carri, cucire centinaia di vestiti ecc, non può mancare un buon bicchiere di vino chianti, ma soprattutto si crea un aggregazione difficile da spiegare, ma ognuno lavora fino a tardi per far sì che il proprio rione primeggi sugli altri.
Insomma la Festa dell’uva è fatta dagli imprunetini, ma anche da molte persone che vengono anche da fuori per collaborare alla costruzione, si discute, a volte si litiga, ma alla fine tutti insieme prepariamo quella creatura che per ogni rionale è il carro che poi sfilerà in piazza Buondelmonti.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti visita il sito dell’ Ente Festa dell’ Uva